Che senso ha una
consulenza nell'area della formazione ?
Nel corso degli anni, e sopratutto dopo aver completato un percorso accademico specifico nel settore, mi sono
sempre più reso conto che, specialmente nelle piccole e medie imprese, c'è una grave sottovalutazione
dell'importanza della formazione, intesa come leva per il cambiamento e il miglioramento dell'azienda e dei suoi risultati economici.
La formazione, ahimè, è spesso la prima voce che viene "tagliata" nei sempre più magri bilanci di molte
imprese, che non si rendono conto dell'importanza della formazione per la crescita dell'azienda, per il risanamento di situazioni
anche già gravemente compromesse, per consolidare posizioni di mercato.
In questo senso una consulenza, mirata e specifica, permette alle imprese (e, in primis, all'imprenditore) di comprendere i punti di
debolezza della propria organizzazione, di capire quali possono essere gli interventi, il più possibile mirati, che permettano di
risolvere situazioni e ottenere, nel breve termine, importanti risultati sia in termini di produttività sia in termini di customer retention.
Il processo di consulenza, in questo caso, comprende questi passaggi:
- una analisi organizzativa (se non già presente)
- una analisi delle risorse umane e del livello delle loro competenze/conoscenze
- una analisi dei fabbisogni (GAP Analysis)
- una analisi ABC per stabilire le priorità di intervento
- la stesura di piani di formazione mirati
- la valutazione di possibili fonti di finanziamento, attraverso Fondi interprofessionali o Bandi pubblici
- il coordinamento dei docenti e dei corsi, con la gestione del "materiale didattico"
- l'attività di tutor d'aula
- il monitoraggio ex-post del grado di soddisfazione dei discenti
- la valutazione del ROI (Return of Investment) della formazione